Psicologia della corporeità nei processi formativi
(Ed. Universitarie Romane, Roma 2007)
Quest’opera valorizza la corporeità nell’ambito delle metodologie didattiche attive, proprie della Psicologia della Formazione, partendo dall’analisi del “corpo” così come ci viene proposta da alcune concezioni fìlosofìche e dalla medicina anatomo-fisiologica. Emergono con chiarezza i differenti postulati e le diverse implicazioni, in ambito terapeutico e formativo, di una visione del corpo oggetto (o corpo medico) rispetto al corpo vissuto, propria della psicologia contemporanea e dell’antropologia personalistica.
L’Autore concepisce la formazione come lo strumento essenziale del cambiamento della soggettività delle persone e dei gruppi, come la forza motrice dell’attivazione e sviluppo delle capacità, delle risorse personali e dei sistemi di relazione (o parti) all’interno degli individui e delle organizzazioni. L’insieme di questi processi ha inizio e passa attraverso il corpo, le sue valenze e i suoi linguaggi.
Nel libro vengono individuati i processi cognitivi e di apprendimento attivati dai metodi psicologici a mediazione corporea, utilizzati nella formazione, quali l’onirodramma sophiartistico, lo psicodramma, l’analisi bioenergetica, l’outdoor training, la programmazione neurolinguistica.
A chi si rivolge
I destinatari dell’opera sono gli operatori socio sanitari e pedagogici:
medici, psicologi, formatori, educatori, counselor, docenti universitari
studenti dei corsi di laurea in scienze della formazione e dell’educazione, psicologia, medicina, scienze motorie
Alcuni argomenti trattati
la medicina psicosomatica
la psicologia delle tecniche meditative
la psicomotricità e l’osteopatia
l’analisi bioenergetica
il linguaggio del corpo
PNL e coaching per la formazione
Brani scelti dal libro
G. Sartarelli: “La condizione estatica dell’innamoramento rafforza il sistema immunitario e il sistema psiconeuroendocrino”
R. Assagioli: “Il dominio e l’uso delle energie psichiche e spirituali è azione, perché richiede volontà, allenamento, tecniche appropriate, e soprattutto perché produce effetti reali”
G. Colombero: “Il linguaggio corporeo è assolutamente veritiero perché l’inconscio non mente…è più veloce della menzogna, arriva prima”
M. Maltz: “Le idee creative non vengono consapevolmente emesse dal pensiero, ma sorgono spontaneamente, quando la mente cosciente si è distaccata dal problema e pensa ad altro”
B. Bonvecchi: “La situazione teatrica ha la stessa struttura del sogno, o meglio, il sogno esprime lo stesso processo di drammatizzazione del pensiero che avviene nel dramma teatrale”
M. Castagna: “La programmazione neurolinguistica è molto sofisticata e alquanto complessa e costituisce ormai un impianto articolato ricco di stimoli e di modelli veramente forti ed efficaci”
G. Sartarelli: Un esempio di metafora: Per navigare nel mare della vita occorre farsi condurre dal proprio ‘capitano interiore’
W. Looss: “Ogni apprendimento avviene necessariamente nel rapporto con un’altra persona, che si può chiamare maestro, docente, formatore, consulente, coach o psicoterapeuta”
G. Sartarelli: “La concezione antropologica della formazione pone in primo piano la persona come destinataria dell’azione-intervento, e ciò a beneficio anche delle istituzioni (scuola, famiglia) e delle aziende”